Bosco FAI di San Francesco

Il Bosco di San Francesco, bene del FAI – Fondo Ambiente Italiano, è una porzione intatta di paesaggio umbro, luogo di armonia e pace ai piedi della grandiosa Basilica di San Francesco in Assisi.

Esteso su 64 ettari è attraversato da circa 5 chilometri di sentieri ben segnalati che permettono una suggestiva visita alla valle del torrente Tescio. Qui boschi di roverelle, carpini e lecci si alternano ad uliveti e radure che l’incuria avevano ridotto a una discarica e che il FAI dopo la donazione da parte di Intesa Sanpaolo nel 2008
ha interamente restaurato, recuperato e riaperto al pubblico nel 2011.

Il Bosco di San Francesco è uno degli oltre trenta beni in Italia di cui il FAI si prende cura ogni giorno. Abbazie, ville e giardini, castelli e paesaggi indimenticabili, luoghi di cui la Fondazione protegge la bellezza e dei quali si impegna a raccontare con rigore e passione l’anima e la storia, perché si possa scoprirli e trascorrervi momenti indimenticabili.

Nel Bosco di San Francesco sono stati restaurati e riaperti al pubblico oltre ai sentieri, le testimonianze di un microcosmo medievale abitato da monache benedettine tra ‘200 e ‘600: un monastero con i resti dell’antico “ospitale” che assisteva malati e pellegrini e che oggi ospita il punto informativo del FAI, la piccola chiesa romanica di Santa Croce, un mulino medievale che oggi ospita il ristorante tipico l’Osteria del Mulino e, poco più avanti nella valle, una torre trecentesca a difesa di un antico opificio. La torre restaurata domina e permette di ammirare dall’alto la land art “Terzo Paradiso” realizzata con 121 ulivi disposti a doppio filare a formare tre ampi elementi circolari tra loro tangenti opera donata al FAI dal Maestro Michelangelo Pistoletto.

Grazie ad un innovativo recupero paesaggistico il FAI ha valorizzato circa 1.000 olivi di varietà locali parte dei quali danno vita alla land art “Terzo Paradiso” andando anche restaurare i tipici muretti a secco. Una gestione attenta alla sostenibilità ambientale degli oliveti permette la produzione di un olio extravergine di oliva di qualità che è possibile acquistare nel centro visite. E le attività tipiche della gestione degli uliveti
come la potatura e la raccolta delle olive diventano, insieme alla degustazione e allo shopping, un’esperienza turistica esclusiva e molto gradita ai visitatori.

Il Bosco è aperto al pubblico da marzo a gennaio e nello spirito della missione del FAI (cura, educazione e vigilanza) è un luogo da amare e da vivere: ogni anno sono oltre 25.000 i visitatori che scelgono di passarvi una giornata partecipando ai numerosi eventi che vi si organizzano, alle attività didattiche, alle visite guidate oppure semplicemente facendo una passeggiata. In definitiva il Bosco di San Francesco è la meta ideale per chi vuole trascorrere una giornata in un luogo unico al mondo tra natura, misticismo, arte, storia e perché no, anche buon cibo.

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